Pompei

La conseguenza di un immenso disastro si è rivelata un dono per i posteri, un luogo magico che immerge il visitatore in un tempo dove tutto è rimasto immobile alla data del 79 d.C. di Agosto dall’ eruzione del Vesuvio. In un attimo tutto è stato seppellito dalla furia della lava, dalla cenere e dai lapilli.

Il materiale vulcanico ha consentito la conservazione di tutta la città , escluse le parti alte degli edifici.

La struttura del territorio è molto cambiata rispetto all’età classica perché il mare si è ritirato, trovandosi oggi a qualche chilometro di distanza.

Pompei nacque intorno al VI sec. a. C. subendo l’influenza delle popolazioni dominanti: greci, etruschi, sanniti.

La città venne romanizzata in seguito con l’insediamento di una colonia da parte di Silla.

La città ha una forma ellittica ed ha un’impostazione ippodamea, contraddistinta da un cardo, che divide la città in due, con due decumani perpendicolari al cardo, suddividendo la città nella zona occidentale, comprendente il foro e la maggior parte degli edifici pubblici; la zona opposta ha l’anfiteatro e una grande palestra.

La zona centrale comprende edifici pubblici ( caserma dei gladiatori, teatro, odeon, tempio di Iside.

Fuori delle mura sorgevano vari edifici residenziali, come la villa dei misteri. Le innumerevoli abitazioni affascinano i visitatori con i loro balconi, soppalchi, negozi, botteghe e numerose suppellettili, in parte lasciate in loco, in altri casi portate al Museo Archeologico Nazionale per il loro valore o la loro deperibilità.

Diverse abitazioni hanno conservato quasi perfettamente gli affreschi che le rivestono con narrazioni mitologiche, prospettive architettoniche e paesaggi , testimonianze della pittura romana dell’epoca.